Partita ricca di gol, ma povera di emozioni, quella andata in scena nel gelo del Don Carena di Chieti. La differenza di valori tecnici e di esperienza tra le due squadre alla lunga è uscita fuori, e ha consegnato meritatamente la vittoria alla squadra di casa, che però non ha dato l’impressione di far sua la partita sin dall’inizio.
Tanta sufficienza e un pizzico di mania di protagonismo hanno portato Il Centro Sportivo ad avere un gioco poco fluido e disordinato nel primo quarto d’ ora. Il vantaggio di Mincone al 5’ è stato infatti subito annullato dal Tornareccio che in contropiede colpisce con Di Stefano. Mister Di Primio non ci sta e col primo time out boccia il quartetto iniziale del suo Centro Sportivo, buttando nella mischia gente vogliosa di mettersi in mostra, come Ricciuti, Gariuolo, Rocco, e di umiltà mista a esperienza come Di Renzo. La musica cambia e le occasioni iniziano a fioccare. Vanno in rete Di Renzo e Gariuolo prima della fine della prima frazione, ma solo l’ottima prova del portierone Pili salva il Tornareccio da un passivo più pesante.
Il Centro Sportivo riparte nella ripresa con gli stessi uomini del quartetto iniziale, e questi dimostrano fin da subito di aver capito la lezione. Gran destro di Mincone e siamo sul 4 a 1. Segnale di vita ospite con Iezzi, 4 a 2. Il Tornareccio esce dalla partita, o almeno dalla metà campo avversaria, e subisce un netto calo fisico prima dell’imbarcata nero verde. Vanno a segno nell’ ordine: Di Renzo, Mincone, Gariuolo, Rocco, D’ Archimio, e doppio Berardi.
Partita senza storia che però non esalta il Centro Sportivo: per esprimersi al meglio questa squadra ha bisogno di stimoli e di attenzione massima per tutta l’ora di gioco, altrimenti fatica.
Al Tornareccio va il merito di averci provato e l’onore delle armi; la carta d’ identità dei suoi ragazzi parla chiaro e fa sperare bene per il futuro. Come direbbero i Latini… “per aspera ad astra”!