È stato un idolo indiscusso della tifoseria giallorossa. Le sue gesta da un lato facevano impazzire di gioia il pubblico del Valle Anzuca, dando sicurezza anche al resto della squadra, dall’altro incutevano timore all’avversario. Lui fa parte di quel Francavilla indelebile guidato da mister Rumignani, che vinse il campionato di Serie C2 nella stagione sportiva 1986/1987, approdando in Serie C1… Quel Francavilla, sotto la presidenza del mito di Emidio Luciani, che resta incancellabile nella storia giallorossa, nella mente e nel cuore di tutti i sostenitori del Villa.
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Stiamo parlando di Salvatore Profumo da Sestri Ponente (Genova): classe 1962, ala sinistra e trequartista, ha militato per tre stagioni sportive consecutive con la maglia giallorossa, 1986/87 (C2 – 23 presenze e 2 gol), 1987/88 (C1 – 27 presenze e 2 gol), 1988/89 (C1 – 18 presenze e 3 gol), divenendone uno degli eroi. Oggi lo abbiamo intervistato.
Che cosa ha rappresentato per lei il Francavilla Calcio?
“Dopo l’esperienza con la Sanremese, il Francavilla ha rappresentato la mia consacrazione come buon giocatore di Serie C”.
Qual è l’allenatore che ricorda con maggiore affetto?
“Senza ombra di dubbio, Mister Balugani: una persona schietta, onesta, sincera. Un vero signore, sotto tutti i punti di vista”.
E il compagno di squadra?
“Ce ne sono stati molti… Il primo è sicuramente Conti, con il quale ho giocato insieme anche in altre squadre, oltre che con la maglia del Francavilla; ma non voglio assolutamente dimenticare Pierleoni, Maiuri, Di Baia, Caccavale, Baglieri, De Paola… Di grandi compagni di squadra ne ho avuti tanti e dovrei fare un elenco lunghissimo”.
La sua più grande gioia con la maglia del Francavilla?
“La promozione dalla Serie C2 alla Serie C1 nella stagione 1986/87, con Rumignani allenatore. Abbiamo disputato un girone di ritorno fantastico, una cavalcata trionfale, che ci permise di collezionare 18 punti sui 20 disponibili nelle ultime 10 giornate, pareggiando solamente le ultime due partite”.
La sua più grande delusione in giallorosso?
“Fortunatamente di grandi delusioni non ce ne sono state. È stato un triennio, quello nel quale ho giocato col Villa, ricchissimo di soddisfazioni. Certo alcuni alti e bassi sì, ma delusioni nel senso stretto del termine, no”.
Il suo gol più bello con la maglia del Francavilla?
“A dire il vero, ne ho realizzati pochi, ma ricordo molto volentieri un gol contro il Foggia in casa al Valle Anzuca”.
L’avversario più forte contro il quale ha giocato?
“Il Parma allenato da Arrigo Sacchi, un collettivo fantastico”.
La partita che ricorda più volentieri con la maglia del Francavilla?
“In casa contro il Foggia”.
Un aneddoto che ricorda in particolare e che vuole raccontare?
“Un giorno, quando il Presidentissimo Emidio Luciani venne a sapere che non ancora avevo firmato il contratto col Francavilla, lo vidi, in uno scatto di ira, prendere a calci la propria macchina… Unico”.
Che fa oggi Salvatore Profumo nel mondo del calcio?
“Fino allo scorso anno, sono stato impegnato come osservatore dell’Albinoleffe per il Centro-Sud Italia”.