La Proger Chieti torna a giocare in casa, con tanta voglia di rivalsa, dopo le due trasferte negative, la prima a Legnano e la seconda a Piacenza. Il PalaTricalle di Chieti ha ospitato, oggi alle 18, la sfida contro la Givova Scafati, avversaria temibile ma alla portata delle Furie teatine. Match, questo, particolarmente importante per entrambe le formazioni, a pari punti in classifica: per ognuna delle due squadre, infatti, una vittoria significava la possibilità concreta di riagganciare la testa della classifica.
Formazioni agguerrite, quindi, per un match che parte equilibrato nel primo quarto. La Proger soffre, inizialmente, la pesante situazione infermeria che sta vivendo in questo momento, con diversi giocatori importanti ancora alle prese con infortuni da smaltire (Ancellotti, Di Giacomo, Saffold, Palermo) ed una squadra non al 100%.
Il coach, Massimo Galli, si era così espresso alla vigilia della partita: “Serenità e nessun allarmismo. Siamo, al momento, in linea con l’obiettivo stagionale che è quello di raggiungere la salvezza e valorizzare alcuni giovani”. “Abbiamo determinate caratteristiche tecniche che ci impongono di giocare su ritmi elevati sfruttando il contropiede. Cosa che, purtroppo, nelle ultime gare non abbiamo fatto. Contro Scafati non dovremo ricadere sugli stessi errori, rimanendo concentrati per tutti i 40 minuti, altrimenti saremo inevitabilmente puniti. Ci auguriamo che il pubblico ci stia vicino come ha fatto fin qui in maniera splendida”.
E il pubblico, puntualmente, non ha deluso le aspettative dell’allenatore biancorosso: in un palatricalle gremito il tifo della curva è stato, come sempre, presentissimo. Partenza a rilento per la formazione di casa che, tuttavia, proprio nel contropiede si esprime al meglio, mettendo a frutto tutte le occasioni in cui riesce a rubare palla.
La Proger costruisce bene ma spreca troppi tiri da 3 e, nel corso del secondo quarto, soffre parecchio la buona condizione degli avversari. Ad un arbitraggio molto contestato, la formazione biancorossa reagisce comunque mostrandosi coesa ed in grado di gestire bene tutte le occasioni, riuscendo a rimanere in partita nonostante le difficoltà.
Dalla curva, la fossa biancorossa ruggisce, trascinando la squadra, in un moto di cuore e orgoglio, al sorpasso sul finire del secondo quarto.
È Jeremy Saffold il nome che riecheggia dagli spalti e, difatti, il giocatore americano, nonostante la non ottima condizione fisica, riesce finalmente ad esprimersi al suo meglio, contribuendo in prima persona alla rimonta teatina del secondo quarto e segnando, a fine partita, 13 punti.
Si va alla pausa lunga con un parziale di 40-31 a favore della squadra di casa, che dimostra, così, di essere ancora in grado di regalare emozioni al suo pubblico. È tutta discesa, a partire dal terzo quarto, per le Furie, che, superato l’avvio difficile, gestiscono bene il vantaggio e riescono a mantenerlo, grazie all’apporto positivo di tutta la squadra (i punteggi finali sono: 7 per Cardillo, 11 per Palermo, 10 per Paesano, 8 per Monaldi, 13 per Sollazzo e 7 per Ancellotti).
L’ultimo quarto si apre sul 57-44 per la squadra di casa, con un buon vantaggio da gestire nei 10 minuti conclusivi. Già all’inizio dell’ultima frazione, Sollazzo porta le furie a +15 sugli avversari, dimostrando come la Proger abbia ormai in mano le sorti del match. Scafati ci crede fino in fondo ma non c’è niente da fare: la partita si chiude 71-61 per i padroni di casa.
La Proger Chieti torna così a vincere e a regalare soddisfazioni ai suoi fedelissimi tifosi. Nonostante il problema subito, nell’ultimo quarto di gioco, dal capitano Marco Cardillo vada ad aggravare una situazione infortuni già pesante, la vittoria regala una iniezione di fiducia alla formazione teatina nel momento di difficoltà che stava vivendo. Il prossimo impegno sarà di nuovo casalingo, il 7 dicembre, contro Imola.