venerdì, Novembre 22

Chieti Calcio Femminile: non basta il grande cuore contro la capolista

Non è bastato il grande cuore alla Chieti Calcio Femminile: all’Angelini la capolista Acese vince 1-0 complice anche una direzione arbitrale scandalosa.

L’arbitro si è reso protagonista di alcune dubbie decisioni, soprattutto nella seconda frazione di gioco durante la quale ha prima espulso Mister Lello Di Camillo e poi, nei minuti di recupero, ha negato un rigore alle ragazze di casa apparso a molti nettissimo.

Le siciliane hanno dunque portato a casa un successo senza fare poi molto, tirando in porta realmente solo in occasione del gol e subendo, soprattutto nel secondo tempo, il gioco delle neroverdi che hanno offerto una convincente prestazione contro le quotatissime avversarie …. peccato sia mancato loro solo il gol, tra l’altro sfiorato più volte. Da segnalare che la Chieti Femminile ha disputato la gara in forte emergenza, viste le tante assenze, e con alcune ragazze che hanno stretto i denti andando in campo seppur in non perfette condizioni fisiche.

La cronaca si apre subito con la rete che deciderà il match: al 2′ si invola sulla fascia Marrone che viene atterrata sul vertice dell’area neroverde da Carrozzi. Si incarica della punizione Settecasi che sorprende Nardulli fuori dai pali con una diabolica traiettoria a giro e palla che si infila nel sette.

L’Acese insiste e tre minuti più tardi si rende ancora pericolosa con Martinovic che di testa manda fuori su imbeccata di Giuliano.

Al quarto d’ora provvidenziale intervento difensivo per Di Camillo Giada che anticipa in spaccata Privitera ben appostata a centro area.

Al 18′ prima azione pericolosa delle neroverdi con Scioli che colpisce di testa su perfetto cross di Mariani, ma Sciacca agguanta la sfera in presa sicura.

Al 21’Giuliano ci prova da fuori area ma Nardulli blocca il pallone.

Alla mezzora una punizione a giro di Carrozzi finisce di poco a lato.

Si va così negli spogliatoi sull’1-0 per le siciliane.

Il secondo tempo si apre con una pericolosissima punizione di Privitera che sfiora l’incrocio dei pali.

Al 7′ Tontodonati riesce ad arginare un tentativo d’attacco di Giuliano deviando la palla in angolo.

Al quarto d’ora Di Camillo Giada, la migliore delle sue, su calcio da fermo impegna severamente Sciacca che si salva allontanando la sfera di pugno.

Al 28′ Mister Di Camillo manda sul terreno di gioco Di Marco Valentina per cercare di dare più brio alla manovra e cercare di scardinare la difesa avversaria.

Due minuti dopo lo stesso Di Camillo viene cacciato inspiegabilmente dall’arbitro.

Al 33′ entra anche Busacchio per Scioli.

L’occasione più grande per pareggiare arriva al 35′ quando Tontodonati coglie un clamoroso palo con un tiro da lontano.

Al 40′ l’Acese si fa vedere di nuovo dalle parti di Nardulli  con Giuliano che di testa sfiora il palo.

Allo scadere Carrozzi alza di pochissimo la mira con una bella conclusione a palombella.

L’arbitro assegna quattro minuti di recupero.

Nel primo di questi lancio perfetto di Bassano per Privitera che entra in area e si divora letteralmente il raddoppio.

All’ultimo minuto l’arbitro commette l’irreparabile: mischia furibonda nell’area siciliana, una giocatrice tocca col braccio ma il direttore di gara assegna la punizione dal limite invece che il rigore, come detto apparso a molti nettissimo.

La punizione stessa si conclude con un nulla di fatto e l’Acese esce dall’Angelini con tre punti che vanno a rimpinguare una già ricchissima classifica: ormai la squadra di Mister Caniglia appare imprendibile ed è vicinissima alla promozione matematica in Serie A.

Tanto amaro in bocca invece per la Chieti Femminile che, nonostante la grinta e caparbietà messa in campo, pur avendo offerto una delle migliori prestazioni stagionali, rimedia la terza sconfitta consecutiva. Le neroverdi conservano comunque il terzo posto in classifica.

Le impressioni post partita di Mister Lello Di Camillo:

Non si dà un rigore evidente come quello di oggi perché purtroppo siamo sempre trattati male.

Oltre alle nostre problematiche con cui stiamo convivendo da settimane (cercare di venire fuori da infortuni e giocatrici con la febbre), ogni domenica troviamo arbitri che ci vengono contro.

Abbiamo giocato a Napoli, arrivando lì alle 13.15, iniziando il riscaldamento alle 14.10 e poi dopo dieci minuti ci hanno fatto iniziare la partita. Ci hanno picchiato dal primo al novantesimo della gara: quando andiamo fuori casa troviamo queste terne arbitrali.

Vorrei anche chiarire l’episodio della mia espulsione odierna: mi sono permesso di chiedere “tempo” perché il loro portiere perdeva ogni volta un minuto per rimettere la palla in gioco e il direttore di gara non l’ha mai richiamata, ho parlato e sono stato espulso.

La squadra ha dato tutto ciò che poteva: veniamo da un momento negativo, le ragazze sono contate.

Ho messo in campo alcune infortunate che hanno giocato per un’ora, poi le ho sostituite con altre a loro volta non in condizioni fisiche buone, non posso rimproverare nulla a loro.

Commettiamo purtroppo da tempo qualche errore difensivo e anche in questo match il gol è venuto da un errore in fase di disimpegno, abbiamo perso palla, è nata la punizione da cui è arrivata la loro rete. Sono episodi che ci possono stare, peccato perché avremmo potuto pareggiare.

Le scorse due o tre partite non abbiamo giocato bene, in questa almeno le ragazze hanno mostrato carattere e voglia di vincere. Non so se dipendesse dal fatto di giocare contro la capolista, ma ho visto la mia squadra molto carica. La scorsa giornata avevamo mostrato una condizione preoccupante, ma era anche comprensibile viste le condizioni in cui abbiamo giocato, prendendo botte dall’inizio alla fine e subendo due gol all’inizio.

In occasione della nostra prima sconfitta invece avevamo la squadra imbottita di ragazze febbricitanti.

Va rimarcato che queste sconfitte sono arrivate dopo undici risultati utili consecutivi, con dieci vittorie e un pareggio.

La sconfitta contro l’Acese invece lascia un po’ di amaro in bocca, non tanto per la classifica, quanto per una questione di prestigio: abbiamo dimostrato di non aver nulla da invidiare alla capolista.

La nota positiva è dunque la prestazione delle mie, quella negativa è la terna arbitrale che è stata scandalosa”.

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