lunedì, Novembre 4

Il derby abruzzese di serie B va al Pescara

Lanciano. Il Pescara espugna il Biondi vincendo di misura, 0-1, sulla Virtus Lanciano, nella scorsa stagione il derby abruzzese di serie B si era concluso con lo stesso risultato, in quella circostanza aveva deciso un rigore trasformato da Maniero. Direzione arbitrale molto discussa dai frentani. Sul piano del gioco la Virtus ha mostrato una maggiore supremazia sia per quanto riguarda il possesso palla che le occasioni create. A decidere le sorti del match è stato un gol di Bjarnason che a fine partita si è scusato con i tifosi rossoneri per aver esultato sotto la loro curva. Gol contestato dai padroni di casa, a seguito delle proteste è stato espulso dalla panchina Cerri, che era stato sostituito qualche minuto prima. Prima di allora il Delfino si era reso pericoloso in una sola circostanza in chiusura di primo tempo con Politano. Al termine dell’incontro i rossoneri ridotti in dieci per l’espulsione di Aquilanti per doppio giallo. Nella Virtus assenti gli infortunati Turchi e Gatto, invece nel Pescara non convocato Brugman, invece Bjarnason, il match winner, è stato recuperato.
Al 7’ Piccolo riceve da Thiam, la sua doppia conclusione è prima respinta e poi parata d Fiorillo. Al 12’ Piccolo appoggia sulla destra per Conti che mette pericolosamente in mezzo, sbroglia la difesa biancazzurra. Break del Pescara ma al 21’ ancora Virtus in avanti con Piccolo sulla destra che, dopo aver ricevuto dal lato opposto, mette in mezzo per Di Cecco, la cui conclusione è bloccata da Fiorillo. Al 42’ si fa finalmente vivo il Pescara con Memushaj che appoggia per Politano che dal limite lambisce il palo.
La ripresa inizia sulla stessa falsariga del primo tempo: al 4’ buon fraseggio della Virtus con Cerri che imbecca Piccolo, sulla sua conclusione a palombella parata plastica di Fiorillo. All’8’ traversone dalla sinistra di Mammarella, Cerri dal limite sfiora la traversa. Al 16’ altro cross di Mammarella, sempre dall’out mancino, il neo entrato Vastola in corsa di testa manda di un soffio sul fondo. al 25’ Thiam riceve in verticale e dal limite manda sopra l’incrocio. Al 30’ è però il Pescara a passare in vantaggio: Bjarnason riceve dalla sinistra da Rossi e batte Nicolas. Grandi proteste da parte dei padroni di casa per un paio di presente irregolarità e viene espulso dalla panchina Cerri che era stato sostituito qualche minuto prima da Monachello. Reagisce la Virtus al 35’ che reclama un penalty per una presunta mano galeotta in area di Zampano. Al 43’ punizione di Mammarella sulla sinistra, nella mischia Bacinovic manda sul fondo. al 48’ ci prova Aquilanti dalla distanza che manda a lato. 1’ più tardi viene espulso lo stesso Aquilanti per doppia ammonizione dopo un fallo sulla trequarti.

 

I commenti dei due tecnici
Roberto D’Aversa (allenatore Virtus Lanciano): “Per quanto riguarda la partita, i miei ragazzi hanno fatto il 55% di possesso palla, 14 tiri contro 5, 6 tiri in porta, purtroppo il risultato non sempre rispecchia l’andamento della partita. Devo dire che oggi la terna arbitrale non era in forma, durante tutto l’anno non ho mai parlato della terna arbitrale, ma sull’azione del gol ci sono stati due falli non fischiati. Purtroppo gli errori della terna sono stati determinanti per il risultato finale. Voglio fare i complimenti a questi ragazzi che penso abbiano fatto una partita straordinaria contro una squadra costruita per obiettivi diversi, è inutile non pensare a che squadra avevamo di fronte, una squadra molto forte che in una partita ha fatto un tiro in porta e portato a casa i tre punti. Va il merito alla concretezza di questi giocatori, però devo dire che se c’è stata una squadra che ha fatto di tutto per giocare a calcio e per vincere la partita è stata la mia. Alla fine chi vince ha sempre ragione, le parole contano poco. C’è stata imprecisione da parte nostra e bravura da parte del portiere avversario, però se ripenso al colpo di testa di Vastola e al tiro di Bacinovic che ha sfiorato il palo, posso dire che sotto l’aspetto della prestazione non ci si può lamentare. Il nostro modo di giocare ci ha portati a sei giornate dalla fine ad uno scontro diretto con il Pescara, sulla carta molto più forte di noi. Oggi avrei preferito che Lotito avesse nominato la Virtus Lanciano, non si può parlare di cattiva fede, però sotto tanti aspetti basta vedere la partita di oggi, dove anche il quarto uomo si è reso protagonista in tante situazioni”.
Marco Baroni (allenatore Pescara): “Oggi abbiamo vinto un derby dove c’erano in palio tre punti importanti, sicuramente non è stata la nostra migliore partita, ma quando si arriva a questo punto del campionato è importante anche saper vincere queste gare, abbiamo fatto delle partite diverse, basta guardare Brescia dove abbiamo creato non so quante occasioni e facendo giocate d’altra categoria ed abbiamo raccolto la sconfitta. Oggi era importante prendere questi tre punti perché c’era una gran bagarre e non volevamo restare dietro. Oggi avevamo dei giocatori non al meglio, ci aspettava una partita tosta dove loro sono anche una squadra fisicamente messa bene che poteva metterci in difficoltà non solo sulle palle inattive, però la squadra è stata molto attenta , dietro siamo stati molto stretti, abbiamo concesso poche occasioni. Noi siamo stati anche a 9 punti dal Lanciano, abbiamo cambiato tantissimo in corsa, non è stato facile costruire un’anima di squadra, adesso vogliamo provare a finire bene il campionato. Questa squadra sa anche giocare, forse non siamo ancora l’attacco migliore del campionato, per pochi gol, ma saper lottare di squadra è molto difficile, quando trovi questa componente in questo finale di campionato è un passo in avanti. Il mio ritorno da avversario a Lanciano? Io sono stato in campo a testa alta perché non ho niente di cui pentirmi e vergognarmi, non h o problemi con nessuno, anzi per me è stato un piacere tornare qua. Io penso che oggi era una partita in cui era fondamentale portare via i tre punti. Qualcuno dice che i derby non si giocano ma si vincono, a me non fa impazzire questa situazione, ma viste le difficoltà che abbiamo incontrato sul campo, credo che sia una vittoria importantissima. Per fare il mio lavoro occorre coraggio ed equilibrio, se si ha paura la si trasmette alla squadra”.

 

Tabellino
Virtus Lanciano (4-3-3): Nicolas, Aquilanti, Mammarella, Troest, Thiam, Piccolo, Conti, Grossi (35’ st Paghera), Di Cecco (15’ st Vastola), Bacinovic, Cerri (23’ st Monachello) A disposizione: Aridità, Amenta, De Silvestro, Ferrario, Nunzella, Pinato Allenatore: D’Aversa
Pescara (4-4-2): Fiorillo, Politano (27’ st Caprari), Bjarnason, Melchiorri (22’ st Sansovini), Zampano, Zuparic, Salamon, Pettinari, Selasi (42’ st Pucino), Rossi, Memushaj A disposizione: Aresti, Fornasier, Abecasis, Gessa, Pasquato, Torreira Allenatore: Baroni
Arbitro: Pairetto (sezione di Nichelino)
Assistenti: Peretti (sezione di Verona) e Mondin (sezione di Treviso)
IV Uomo: Rapuano (sezione di Rimini)
Marcatori: 30’ st Bjarnason
Ammoniti: Piccolo, Bacinovic e Mammarella (VL) Selasi e Zampano (P)
Espulsi: Cerri e Aquilanti (VL)
Note: angoli 1-3 per il Pescara, recupero 1’p t 4’ st, spettatori 4.502