giovedì, Novembre 21

Abruzzo Rugby: quando Brecciarola parla francese!!!

Alla periferia di Chieti esiste una frazione chiamata Brecciarola a dir poco sconosciuta ai più; qui, a parte forse qualche ristorante conosciuto nella zona e la discarica, non esiste quasi nulla che possa far si che questa località di passaggio venga ricordata.

Ma questo non è del tutto vero; se infatti provate a chiedere a qualcuno che ha a che fare con il rugby, anche non abruzzese, vi risponderà che Brecciarola è dove gioca la locale squadra di rugby denominata Abruzzo Rugby Chieti.

Questo Club infatti gestisce il locale campo sportivo da diversi anni ed ha fatto in modo che Brecciarola divenisse un centro conosciuto nell’ambito rugbistico su tutto il territorio nazionale.

Qui sono stati disputati campionati nazionali di serie B e C, campionati nazionali giovanili, Festival delle Regioni e selezioni regionali e nazionali che hanno portato in questo piccolo posto di campagna tanti Club di notevole livello (basti pensare alla Lazio, al Perugia, al Colleferro, al Benevento che sono solo alcune delle squadre da qui passate ed attualmente in serie A) e giocatori di valore assoluto ( anche stranieri) che oggi possiamo vantare di aver ospitato, come avversari alcuni e come compagni di squadra altri.

Ed è di questi ultimi che vogliamo parlare; sicuramente non saremo il Club più forte o più “figo” o più organizzato (anzi) ma di certo in TUTTI quelli che sono venuti a contatto con il nostro ambiente abbiamo lasciato un segno positivo, insegnando che il rugby può essere, ed è, passione sfrenata anche tra il fango di periferia, e che il “ciò che fai” è secondario rispetto al “con chi lo fai”.

Tra questi il nostro amico d’oltralpe Remy Pradel, che con noi ha giocato la scorsa stagione, e che, per onorare la nostra amicizia, ha portato a Brecciarola la sua squadra francese.

Ed è per questo che domenica 14 giugno a Brecciarola per una sera si è parlato francese.

Alle 17.00 arrivano i taxi con i giocatori ospiti, il tempo di abbracci e strette di mano e si è subito sul campo per giocare.

Tra le nostre fila Rossano Fagnani ( ora Perugia rugby serie A), Kevin Cacciagrano ( ora Recco Rugby serie A), Marco Caporali (giovanili Lazio rugby) ragazzi che rugbisticamente qui sono nati e qui tornano quando possibile, ad aiutare e sostenere la loro seconda famiglia.

La gara inizia ed è subito chiaro che i francesi non sono venuti a spasso, azioni di forza alternate ad azioni veloci al largo infatti portano alla prima segnatura ospite dopo pochi minuti.

La squadra locale reagisce (in campo anche diversi ex giocatori e ragazzi delle giovanili perché tutti in un’occasione del genere devono avere l’onore e la possibilità di indossare la maglia del proprio Club) ma lo fa in modo disordinato e confuso, pochi minuti ancora ed arriva la seconda meta francese.

A questo punto, complice il caldo probabilmente, la gara inizia ad essere più fisica ed i locali trovano il giusto ritmo per superare l’ostica difesa ospite, in pochi minuti vengono segnate due mete portando così il risultato sul pareggio.

La gara termina e, dopo le foto di rito e gli abbracci pacificatori, le squadre si ritrovano ad “ affrontarsi “ nel terzo tempo, rigorosamente di stampo abruzzese con birra arrosticini e salsicce di fronte ai quali nessuno si tira indietro.

La serata prosegue tra canti, pacche sulle spalle e tranquilla goliardia; in tarda serata i francesi ripartono ma non prima di averci invitato per l’anno prossimo a giocare da loro, invito ovviamente accettato immediatamente.

Si conclude così una giornata diversa, una giornata che sarà da ricordare e che va ad aggiungersi alle tante iniziative sportive proposte dal nostro piccolo, ma sempre attivo, Club che fa di queste cose parte integrante della propria proposta sportiva, nella ferma convinzione che la vera crescita degli uomini passi anche e soprattutto attraverso queste esperienze.

La riflessione finale va fatta su quanto di concreto avviene; a prescindere da qualunque cosa la piccola frazione di Brecciarola e l’intera città di Chieti, dovrebbero imparare ad essere orgogliosi delle propria squadra di rugby, per la passione e l’impegno messi a disposizione di tutti i ragazzi che da qui passano , indipendentemente dagli importanti, ma non prioritari, risultati sportivi.

Noi siamo fieri di noi stessi e del nostro gruppo, del lavoro svolto e dei progetti futuri che ovunque ci porteranno ci vedranno arrivare insieme.

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