A margine della vittoria della Proger Chieti nel torneo degli Angeli de L’Aquila in cui ha battuto Rieti (97-80 il finale), coach Massimo Galli ha approfittato dell’occasione per tracciare un primo e parziale bilancio sul precampionato delle Furie. Eccolo.
Coach, lati positivi e negativi di questa prima uscita, quasi ufficiale?
Sicuramente buoni i primi due quarti, specie perché siamo riusciti ad imporre il nostro ritmo. Non bene il terzo periodo in cui abbiamo davvero sofferto la fisicità di Rieti ma nel finale siamo di nuovo riusciti a correre e a guadagnare un congruo vantaggio.
Nel terzo quarto il calo è stato fisico, oppure mentale?
Secondo me il problema è stato di atteggiamento. Dopo essere tornati in campo dalla pausa lunga sul +13, la squadra ha giocato con troppa sufficienza, loro hanno aumentato la pressione difensiva e siamo andati in difficoltà.
Quanto è importante per una squadra che ama correre, avere sotto le plance un giocatore fisico come Mortellaro?
L’esperienza di Mortellaro sicuramente ci aiuta perché è un giocatore che conosce la pallacanestro ed è sempre prodigo di consigli per tutti. È un profilo importante per questa categoria, ce lo godiamo e ci prepariamo ulteriormente per il campionato.
Qual è stato il quid in più che ha permesso a Chieti di vincere questa gara ?
Chiaramente i punti segnati in contropiede hanno fatto la differenza, non possiamo e non potremo sicuramente prescindere da questo.