Prenderà il via venerdì prossimo il Giro d’Italia del Centenario che partirà dalla Sardegna, da Alghero nello specifico, che condurranno i 226 atleti in corsa a Milano dopo ventuno tappe, per 3615 km totali. La corsa rosa farà tappa anche sulle strade d’Abruzzo, domenica 14 maggio con la Montenero di Bisaccia-Blockhaus di 149 km, che toccherà le provincia di Chieti e di Pescara. Saranno due i portacolori dell’Abruzzo sulle strade del Giro, il trentaduenne Dario Cataldo, del Team Astana, alla sua nona partecipazione ed il ventitrenne Giulio Ciccone, della Bardiani Csf, alla sua seconda partecipazione, dopo l’ottima apparizione dello scorso anno, coronata da una vittoria di tappa. Ciccone ha avuto un avvio di stagione n po’ tribolato a causa di qualche problema di salute, prontamente risolto e che non ha messo a repentaglio la sua partecipazione al Giro, nonostante qualche paura dovuta al ritardo di preparazione. In esclusiva per Sport Chieti lo scalatore di Brecciarola (il Giro passerà anche sotto casa sua) ci racconta come arriva alla corsa rosa e quelle che sono le sue ambizioni.
Continuare a leggere?
Non possiamo non partire da Michele Scarponi. La sua morte è stata una tragedia che ha sconvolto il gruppo e tutti gli appassionati. Pensare che Michele al Giro non ci sarà sembra impossibile, cosa hai provato? “La morte di Michele Scarponi ha scosso l’intero gruppo, ancora non riesco a realizzare quanto è accaduto. Sicuramente si sentirà la mancanza al Giro, onoreremo al meglio il suo ricordo soprattutto noi corridori italiani”.
Venendo a te, hai risolto tutti i problemi buttandoli alle spalle ed ora stai bene. Sei pronto per il Giro? “Sto bene, attraverso tanto lavoro e fatica, piano piano sto recuperando la mia piena forma fisica, “.
Durante l’inverno, sopratutto dopo la seconda operazione di dicembre, hai avuto paura di non farcela? “Si, il timore c’e stato. Soprattutto temevo non bastasse il tempo per recuperare, ma alla fine le cose sono andate per il verso giusto ed ora sono prontissimo”.
A pochi giorni dalla partenza di Alghero quali sono le tue sensazioni e qual è il tuo obiettivo? “La sensazione è buona, non vedo l’ora di iniziare e di partire. Il mio obiettivo rimane quello di vincere una tappa, per pensare alla classifica è ancora presto e comunque nonne sarei in condizione”.
Quest’anno arriverete in Abruzzo, sul Blockhaus, sulle strade di case dove correvi sin da bambino, cosa provi? “È un’emozione grandissima, sicuramente sarà la tappa più attesa per me. Cercherò di dare il massimo”.
Te la senti di dare un appuntamento ai tuoi tifosi che ti aspetteranno con trepidazione? Cosa devono aspettarsi? “Mi sento di dare un appuntamento a tutti i miei tifosi per questo arrivo speciale e per godersi una giornata sportiva bellissima, sicuramente proverò a essere protagonista anche io”.