Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) ha appena conquistato la maglia gialla da Julian Alaphilippe con il suo secondo posto alla Planche des Belles Filles. Ecco cinque curiosità da sapere sullo scalatore teatino.
1. Sta partecipando al suo primo Tour de France
Giulio Ciccone (24 anni), diventato professionista nel 2016 dopo una carriera amatoriale di successo, quest’anno partecipa per la prima volta alla Grande Boucle. Dal 2016 al 2018 ha gareggiato per il CSF Bardiani (ha vinto il Giro degli Appennini del 2018 in Italia). In questa stagione si firma con il team Trek-Segafredo, con l’obiettivo di aiutare Richie Porte nelle scalate in montagna. L’australiano sembra aver trovato un forte alleato. Giulio Ciccone è il 28° italiano a indossare la maglia gialla. L’ultimo è stato Fabio Aru nel 2017.
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2. E’ il corridore più prolifico della sua squadra in questa stagione.
Giulio Ciccone è il corridore più prolifico del team americano Trek-Segafredo nel 2019. In questa stagione, sulle 6 vittorie della sua squadra, lo scalatore ne ha riportate due, tra cui la 16° tappa del Giro d’Italia tra Lovere e Ponte di Legno (194 km). È l’unico corridore della sua squadra ad aver vinto una tappa del Giro nel 2019. Appena un anno dopo il suo arrivo, si è già affermato come parte essenziale della sua formazione.
3. E’ il miglior scalatore del Giro 2019
La sua prestazione in questa sesta tappa del Circuito è tutt’altro che una sorpresa, dato che ha dimostrato una grande capacità di arrampicata sul circuito. Giulio Ciccone, già quattro giri italiani nelle gambe, ha vinto il Grand Prix de la montagne al Giro 2019. Durante la 16° tappa vinta, ha guidato la salita senza precedenti del Cevo (1.054 m) e l’impegnativo Passo del Mortirolo. Lo fa in condizioni climatiche dantesche (rischio neve e valanghe) e si ritrova incoronato il miglior scalatore.
4. Ha già brillato in Francia
Non è il suo primo colpo di stato importante in Francia. Ha vinto la seconda tappa del Tour du Haut-Var il 23 febbraio. Ha anche finito secondo nella classifica a punti dietro a Thibault Pinot e davanti…….. Romain Bardet. Un preludio ad una stagione 2019 eccezionale per lui. Ma Giulio Ciccone quest’anno avrà anche percorso le strade della Francia sulla Parigi-Nizza. Dei 161 corridori, è al decimo posto nella classifica della montagna.
5. Aveva fatto impressione fin dall’inizio.
Uno dei principali risultati del suo curriculum, una vittoria di tappa al Giro d’Italia del 2016, quando è appena diventato un professionista. Una performance rara per un neo-professionista. L’ultimo, del 2004, è quello del suo omologo italiano Emanuele Sella.
Componente di una fuga, Giulio Ciccone ha finalmente vinto la tappa da solo tra Campi Bisenzio e Sestola, da una distanza di 216 km.