sabato, Novembre 23

Qual è il miglior concime organico per il tuo orto? Ecco la risposta

Se avete il pollice verde saprete con certezza che non c’è cosa più importante per una pianta che il momento della concimazione. Questo processo in effetti è piuttosto necessario per far sì che questa recuperi le forze che ha usato per gettare semi, fiori e frutti durante la stagione dello sviluppo. Dunque se non avete delle conoscenze riguardo i concimi, non c’è di che preoccuparsi; proveremo a porre delle buone basi nelle prossime righe di questo articolo.

Concimi organici: cosa sapere

Anzitutto la prima cosa da cui partire è la composizione; la maggior parte dei concimi, infatti, è formata da una miscela NPK, ovvero composta da azoto (N), fosforo (P) e potassio (K). Questi tre in particolare sono gli elementi principali che una pianta necessita di assorbire, dunque dal momento in cui essa non è capace di ricavarle dal suolo perchè non sempre presenti in abbondanza, si ricorre alla concimazione.

È bene sapere, comunque, che ognuno di questi tre elementi ha una funzione ben precisa, tra cui quella di aumentare il ciclo di crescita, migliorare la fioritura, agevolare la predisposizione delle nuove gemme oppure irrobustire la pianta sia strutturalmente e nei tessuti contro possibili avverse condizioni climatiche sia dal punto di vista della resistenza a stress di carattere biotico come l’attacco da parte di funghi, parassiti, agenti patogeni ed altre malattie varie. Per questo, a seconda di qual è l’utilizzo che dovete farne e nello specifico se avete un’intenzione mirata, dovrete calcolare o un concime bilanciato che abbia una presenza uguale di ogni elemento oppure uno concepito in modo specifico a discrezione di qual è il fine ultimo.

La seconda cosa da non tralasciare è il fatto che una delle tante categorie in cui si può suddividere un tipo di concime è quella del suo tempo d’azione. Esistono infatti sia composti a rilascio immediato, e che quindi disperdono le sostanze sul suolo immediatamente, sia concimi a lenta cessione, ovvero che hanno un rilascio dei nutrienti nel terreno lento e graduale. Nel caso dell’orto, ad esempio, è abbastanza importante che il concime si trovi già nel terreno circa 35/40 giorni prima della messa a dimora delle piante, per cui è ovviamente meglio adoperare un concime a lento rilascio.

Il migliore del settore, nello specifico, è il letame di cavallo, spesso il prediletto per il fatto che non solo è il più ricco di tutti i nutrienti che la pianta necessita, ma anche perchè, poichè secco, si tratta di un composto a lenta cessione che inoltre ha capacità ammendanti per il suolo, ovvero che è in grado di migliorarne la tessitura.

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