Cosa è, nello specifico, il Vishing?
Negli ultimi anni sono sempre in netto aumento i casi di vishing, cioè una truffa fondamentalmente simile al phishing che si realizza rubando i dati necessari per truffare attraverso chiamate vere e proprie con un falso operatore che riesce ad estrapolare tutto ciò che serve per riuscire ad arrivare ai soldi del conto corrente.
Il metodo è quello con cui il malcapitato finisce con il dettare il proprio Pin ai malviventi, perché ingannati, tramite queste false chiamate. Tra le tecniche di approccio maggiormente diffuse, ci sono quelle in cui l’operatore chiama per:
- offerte: un prestito molto vantaggioso, un premio oppure una buona possibilità di investimento;
- fiscali: l’operatore si spaccia per un operatore fiscale richiedendo i dati necessari alla risoluzione di alcune problematiche (completamente inesistenti) che potrebbero portare a sanzioni economiche;
- problemi sul conto corrente: chiedendo le credenziali di accesso per risolvere un problema.
Per difendersi, la polizia postale fa ben tre raccomandazioni: la prima è che bisogna diffidare da tutte quelle chiamate che non conosciamo e da quelle attraverso le quali abbiamo ricevuto delle richieste riguardanti i nostri dati personali, i dati bancari e i codici di sblocco.
La seconda raccomandazione prevedere di non fornire le credenziali di accesso ai diversi servizi bancari online, neanche se la richiesta viene fatta da un presunto operatore del proprio Istituto di credito. Per quanto riguarda invece la terza raccomandazione è quella di contattare subito l’ufficio di polizia più vicino e segnalare immediatamente quanto accaduto ricevendo altri consigli.