La storia della monetazione europea è radicalmente cambiata dall’ultimo ventennio, in quanto l’affermazione dell’euro, realtà monetaria concepita diversi anni prima, dapprima legata solo ai paesi “fondatori” dell’Unione Europea, è stata gradualmente la sostituta di numerose forme di valuta presenti in alcuni casi da secoli interi. Tra le differenze che hanno ragionevolmente avuto un impatto maggiore sulle abitudini vanno evidenziate le nuove monete e banconote, ad esempio quella da 2 euro, quelle sviluppate in Italia recano il volto di Dante Alighieri.
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2 euro con Dante: ecco quanto possono valere, pazzesco
Il Sommo Poeta è infatti stato scelto in una inconfondibile posa di profilo, che è presente su tutte le monete “standard” da 2 euro. Si tratta per forza di cose della “faccia” più comune in Italia sulle emissioni di tale valore, per questo motivo è difficile aspettarsi un valore monetario più elevato rispetto a quello facciale, anche a fronte di esemplari molto ben conservati anche se emssioni recenti come quelle del 2019 e 2020 possono valere fino a 4 volte il valore facciale se in condizioni perfette, mentre quasi tutte le emissioni valgono sostanzialmente 2 euro.
Tuttavia non sono solo queste le monete da 2 euro con Dante presenti: San Marino infatti nel 2015 ha sviluppato una forma commemorativa di queste emissioni in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri.
Questa emissione è diversa, reca una figura a metà di Dante Alighieri con la scritta DANTE in verticale oltre alla dicitura di San Marino e le due date 1265 – 2015 per ricordare il 750° anniversario della sua nascita.
La raffigurazione è liberamente ispirata ad un celeberrimo ritratto dell’importantissimo drammaturgo e poeta toscano sviluppato da Botticelli, concepito alla fine del 15° secolo.
L’emissione in questione è sensibilmente più rara ed interessante, in quanto la tiratura è stata molto più limitata: a seconda delle condizioni di conservazione questo “pezzo” può valere da 15 fino a oltre 40 euro.