giovedì, Novembre 7

Perchè le albicocche fanno i vermi? Ecco la risposta

Le albicocche corrispondono naturalmente all’albero dell’albicocco, una pianta di provenienza molto antica, che è stata indicata come l’area asiatica del continente (probabilmente arriva dalla Cina), si tratta di una pianta che in Italia così come nel resto d’Europa risulta essere altresì diffusa in modo specificoo a causa della coltura dei suoi frutti caratteristici dal vistoso nocciolo presente nella parte centrale. Ma le albicocche sono anche dei frutti appetiti non solo da parte degli esseri umani ma anche da diverse forme di vita, come dei piccoli insetti che sembrano vermi.

Perchè le albicocche fanno i vermi? Ecco la risposta

Quasi sempre i parassiti della frutta come l’albicocca corrispondono a due varianti animali, ossia la tignola della frutta e la falena brumale, che fanno parte del gruppo dei lepidotteri, nella fase adulta corrispondono ad insetti praticamente innocui, ma che allo stato larvale compromettono le colture anche su vasta scala.

Si tratta di qualcosa che spesso non è difficile da arginare ma si può sostanzialmente limitare, ad esempio optando per la coltivazione di varianti di albicocco particolarmente precoci, che già iniziano a dare frutti nella prima parte della primavera.

Ma perchè le albicocche “accolgono” questi insetti? La motivazione risiede proprioo nello stato di crescita di questi animali che corrisponde a quella della pianta: i lepidotteri infatti tendono a sviluppare il bozzolo in prossimità o molto vicino alle foglie della pianta.

Trattandosi le albicocche di un frutto abbastanza delicato strutturalmente non è così strano vedere diversi frutti “rovinati” dall’azione di questi animali che corrisponde come accennato a qualcosa di conosciuto e che è possibile debellare in modo più sostenuto facendo ricorso a pesticidi, anche se un rimedio sicuramente efficace seppur diverso risiede nella potatura, in particolare dei rami più alti che sono quelli “preferiti” dagli insetti che prediligono una fonte “vicina” di nutrimento durante lo sviluppo.

Riducendo il numero di foglie, naturalmente viene ridotta la probabilità di contaminazione.