Si sente spesso parlare delle vecchie lire, l’amata ex valuta ufficiale italiana che è stata poi definitivamente sostituita nel 2002 dall’euro, l’attuale moneta comunitaria europea. Chi ha conservato qualche vecchia lira in un cassetto potrebbe ritrovarsi ad oggi con una piccola grande fortuna in mano, vista la crescita di valore che stanno avendo queste monete del tempo, valore che aumenta ulteriormente in caso di tiratura limitata delle monete, rarità e magari segni particolari come gli errori di conio.
In questo articolo di oggi vogliamo concentrarci però sulle monete da 10 centesimi. Sentire parlare di questo taglio ci fa subito pesare ai 10 centesimi dorati di euro ma non si tratta affatto di questi perché ciò di cui parliamo più spesso è proprio la vecchia lira.
10 centesimi dal grande valore
Esiste un particolare taglio di vecchia valuta italiana che può farci diventare davvero ricchi e si tratta dei 10 centesimi del 1862, una moneta che al giorno d’oggi vale la bellissima cifra di 20.000 euro. Questa moneta così piccola ha una particolarità che la rende unica nel suo genere e si tratta proprio di un esperimento che presenta la dicitura “Esperimento“ incisa sulla stessa moneta.
Non è ben chiara la storia di tale moneta e perché si tratta di un esperimento ma possiamo immaginare che si trattò di una prova di conio. Pare infatti che la Zecca di Napoli ne coniò ben 20.000 esemplari che furono poi stati ritirati dalla circolazione e per questo motivo il conio non è presente nei cataloghi ufficiali della Zecca. Il basso numero di esemplari che troviamo in circolazione, insieme al ritiro dal mercato della moneta, hanno fatto sì che il suo valore oggi sia completamente schizzato alle stelle.
Come riconoscerli?
Per avere assoluta certezza di essere in possesso di una moneta che vale 20.000 euro è il caso di osservare il suo dritto. Qui possiamo infatti trovare il profilo del Re che è rivolto verso sinistra, con attorno la scritta “Vittorio Emanuele II Re d’Italia”. La faccia opposta della moneta, quindi il suo rovescio, riporta invece la scritta “10 centesimi 1862” su tre righe a bandiera centrale, che si trovano all’interno di un cerchio formato da alcuni rami di alloro con la punta a freccia, uniti tra di loro da un fiocco.
Una moneta da 10 centesimi del 1862 in condizioni fior di conio può valere ad oggi ben 20.000 euro ma in caso di moneta non conservata in stato ottimale, ecco che allora il valore scende. notevolmente. I prezzi, infatti, salgano e scendono in base al loro stato di conservazione.