Seppur inventato alla fine dell’Ottocento, è nel Novecento che il telefono ha avuto la prima, grande diffusione, inizialmente tra “pochi eletti” fino a diventare uno strumento di comunicazione a distanza di enorme impatto pratico, sociale e culturale. Oggi questa importanza ci sembra quasi scontata, passata in secondo piano ma in tutti i casi si tratta di uno strumento che fondamentalmente siamo soliti portarci sempre appresso, grazie all’evoluzione dei telefoni portatili, divenuti cellulari e poi smartphone.
In poche decadi infatti un modello di telefono può essere considerato “vecchio” ma anche interessante dal punto di vista collezionistico.
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Hai questo vecchio telefono? Ecco il valore odierno
Strutturalmente la diffusione del telefoni portatili ha visto la prima grande affermazione dalla fine degli anni 8o in avanti, le dimensioni dei primi pezzi erano importanti, poi fino all’affermazione dello smartphone si è andati incontro alla miniaturizzazione, con modelli sempre più piccoli.
Uno dei modelli più vecchi ma significativamente importanti per lo sviluppo del concetto di telefono “Portatile” è stato sicuramente il Motorola DynaTAC, datato 1984 che era così grande da necessitare una valigetta, ed era anche estremamente costoso.
Difficile trovarlo in buone condizioni, oggi un esemplare ben conservato vale da 800 fino a oltre 1000 euro, valutazioni simili per il modello Mobira Senator, sempre di Motorola, una vera e propria “valigetta portatile” all’epoca appannaggio quasi esclusivo di manager e presidenti o di chiunque avesse la necessità di trasportare un telefono in giro, che vale fino a 1500 euro se in ottimo stato.
Ma anche senza andare troppo indietro nel tempo, alcuni cellulari anche a causa del loro forte impatto culturale come Iphone possono valere tantissimi soldi: l’Apple Iphone 2G, oggi una forma di oggetto di culto estremamente difficile da trovare in ottimo stato, vale diverse centinaia di euro, da 150 se in buono stato fino a quasi 1200 euro se dotato di confezione completa.