Una delle paure più grandi di molte persone è essere morsi da una zecca, un parassita molto piccolo, che però può essere anche pericoloso. La loro grandezza dipende dalla varietà e dello stadio di crescita. Nota con il nome scientifico di Ixodes ricinus, per rimanere in vita si alimenta di sangue.
Allo stadio larvale non è più grande di una capocchia di spillo, è castano scuro e si nasconde, specialmente nei mesi dell’estate e nella stagione autunnale, specialmente dopo un’estate calda e umida, sulle piante, sulla chioma e sull’erba, specialmente in zone fresche e umide, piene di cespugli e a misure sottostanti ai 1.500 metri.
Le zecche possono volare? Attenzione, ecco la verità
La notizia che tutti vogliono sapere è che tale parassita non vola, ma si attaccar alla pelle degli animali o delle persone per ricavarne il sangue. Il morso di questo animaletto è di solito indolore, ma può durare anche molti giorni, prima che essa si stacchi da sola.
Per scansare incroci ravvicinati con le zecche camminando nei boschi o nel mentre ci troviamo in un pic-nic in campagna, è raccomandabile non passeggiare sui sentieri erbosi, soprattutto nelle zone in cui l’erba è alta e non accomodarsi su campi o prati incolti, a meno di essere convenientemente protetti. Il vestiario difensivo contiene scarpe chiuse, cappello e indumenti che rivestano gli arti superiori, gambe e caviglie.
Ulteriormente appositi generati repellenti per insetti possono tenere alla larga taliparassiti o impedirne l’attacco. Nel momento in cui la zecca si è piantata nella pelle, è adeguato levarle prima possibile perché, come chiariscono anche gli esperti dell’Istituto superiore di sanità, la possibilità di contrarre un’infezione è in linea retta proporzionata al periodo del contatto.
Infatti, dopo un momento di diverse ore in cui la zecca è fortemente ancorata alla cute per cibarsi, essa straripa parte del pasto ed è probabilmente in tale fase che possibili patogeni potrebbero essere iniettati nel sangue.