La busta paga costituisce una forma di documento fondamentale per l’ordinamento lavorativo, sia per il datore di lavoro quanto ovviamente per il lavorante, così come per lo stato, avendo funzioni di “resoconto” in merito ad una posizione lavorativa. Anche se è costituito nella maggior parte dei casi da una struttura conosciuta, presenta numerose voci che non sempre sono consultate in maniera intera ma che spesso presentano differenze anche nell’ambito dello stesso anno. La busta paga di maggio 2023 quali novità contiene?
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Busta paga Maggio 2023: attenzione, ecco la novità
Il governo è alle prese con quella che è una forma di azione continuativa del governo Draghi, inerente al taglio del cuneo fiscale, ossia una generalizzata ma non “casuale” forma di taglio delle imposte inerenti al contesto lavorativo.
Attraverso l’ultimo DEF, come stabilito anche dal recente Decreto lavoro del 4 maggio 2023, il governo Draghi ha pronto un finanziamento di svariati milioni di euro per aumentare le buste paga inerenti a tutta la seconda metà del 2023, a partire proprio da maggio.
Il sistema prevede una modifica di questo cuneo fiscale, il che ha un effetto immediato o quasi sulle buste paga, ma non per tutti allo stesso modo: come già avvenuto in passato il “taglio” ha un effetto di aumentare sensibilmente gli importi effettivi in busta paga.
Per tutte le buste paga che fanno testo a redditi fino a 25mila euro il taglio al cuneo sale a 7 punti, comportando quindi un aumento mensile collocato tra i 65 ed 80 euro, mentre il taglio è di 6 punti fino a redditi pari a 35 mila euro, condizione che vale un incremento non distante, che potrà ragionevolmente portare ad un aumento di oltre 90 euro per singola busta paga.
Non si tratta di una “beneficienza” ma di un modo efficace nell’immediato di contrastare un fenomeno come l’inflazione ed agevolare i ceti medio bassi nel nostro paese.