I broccoli costituiscono una diffusa e molto apprezzata dal punto di vista nutrizionale tipologia di alimento vegetale che fa parte del grande compendio che costituisce la “famiglia” del cavolo, conosciuta in cucina in tantissime ricette. La pianta del broccolo ha un aspetto inconfondibile, così legata al nostro paese da essere indiscutibilmente unita all’idea di un prodotto genuino e polivalent, ed anche sopravve l’idae che i broccoli facciano bene, quali sono gli effetti sui reni?
I broccoli fanno male ai reni? Ecco la risposta
Sono costituiti in modo specifico e diffuso da acqua, ma contengono anche un prezioso apporto di sali minerali come potassio, ferro, calcio ed una buona varietà di vitamine molto diversificate, che contribuiscono a sviluppare un compendio nutrizionale di livello.
Contengono anche acido folico in quantità, elemento che è utile per preservare il funzionamento nervoso, oltre ad una buona quantità di fibre, che migliora il “lavoro” del sistema digestivo e contribuisce a ridurre sensibilmente la fame.
Globalmente un apporto di broccoli è consigliabile, anche per coloro che seguono qualche forma di dieta dimagrante in quanto i grassi sono quasi assenti, mentre le calorie sono ridotte.
Ma chi ha problemi ai reni può mangiare i broccoli? Non sono “Nocivi” ma per chi soffre di problematiche relative è meglio ridurre al minimo il consumo, in quanto tra i vari sali minerali che contiene spicca il potassio che può avere un effetto negativo sui reni, lo stesso discorso può essere fatto per chi soffre di ipertiroidismo.
Diversi studi hanno comunque evidenziato che questo effetto sui reni non è globalmente positivo o negativo, molto dipende dalla condizione specifica e precisa dal punto di vista genetico.
Per questo motivo i broccoli vanno comunque inclusi, nella maggior parte dei casi conviene consultare il proprio medico così da comprendere eventuali effetti negativi sulla nostra salute.