Non è decisamente un caso che con l’inizio dei primi caldi stagionali, che corrispondono proprio a questo periodo si sta iniziando a parlare di muffa, intesa sia quella alimentare, che tende a svilupparsi sul cibo in condizioni specifiche e che di fatto costituisce una delle forme principali di deteriorabilità degli alimenti, ma anche una presenza radicata negli ambienti. La muffa è un vero e proprio organismo, una forma di vita tra le più antiche in senso assoluto, ma quali malattie può causare?
La muffa può causare malattie? Ecco la risposta, attenzione
Il nome generico di muffa definisce una congregazione di organismi pluricellulari che attraverso una particolare condizione, generalmente di poca igiene e presenza di umidità specifica, tende a sviluppare una forma fisica che ricopre sia il cibo ma anche ad esempio le pareti di ambienti mal ventilati.
Le muffe, come tutte le forme fungine fanno utilizzo di spore per “espandersi” e riprodursi attraverso la circlazione dell’aria. Ma quali malattie può portare la muffa?
Diverse, molte delle quali comunque non “letali”, ad esempio è quasi assicurata la possibilità di fare i conti con un calo delle difese immunitarie, condizione che può essere veicolo di altri disturbi.
Se le muffe, sia sul cibo che “spostate” dalle correnti d’aria (ad esempio se queste sono radicate su una parete oramai invasa dallo sviluppo delle spore, i disturbi possono interessare gli occhi con congiuntivite e rossore, oltre che una intensa forma di bruciore e lacrimazione, oppure riguardanti il sistema respiratorio con starnuti, tosse, difficoltà a respirare fino ad eruzioni cutanee, prurito ed un malessere più o meno generale.
Il problema principale è comunque inerente alla tendenza diffusa a fare da “apripista” a generalizzate forme di malattie anche più gravi, sia di tipo respiratorio che infettivo.
In modo specifico quando si fa ricorso al condizionatore, ma anche al comune ricambio d’aria è sempre una buona idea valutare bene dei controlli.