Molto spesso possiamo notare che il nostro glicine si sia seccato o non fiorisca e ci chiediamo il motivo di questa cosa. C’è però da dire, che non si tratta di un nostro errore, ma semplicemente è una pianta molto particolare.
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Per quanto errate possano essere le potature, a meno che non lo abbiate capitozzato, perlomeno un fiore lo avreste dovuto osservare, specialmente l’anno dopo. All’opposto possono passare anni, tanti anni, prima di osservarlo fiorire, perché avete guadagnato una pianta venuta al mondo da seme.
Perchè il glicine si secca? Ecco cosa dice l’esperto
Diversi glicini nati da seme pare non sboccino mai, ma non c’è una vera spiegazione a ciò. Alcuni di essi però tendono a non sbocciare perché non hanno raggiunto lo sviluppo completo e quindi hanno bisogno di più anni.
Detto ciò, una migliorata potatura facilita la fioritura. Di solito si sfoltisce alla quinta foglia in agosto, poi si pota un’altra volta in febbraio, alla seconda foglia. Le foglie del glicine, anche se più grandi, sono come quelle delle rose, cioè formate da numerose foglioline, come anche nella robinia.
Ha bisogno di tanto sole, è meglio fertilizzare immediatamente dopo la fioritura, con un fertilizzante a basso tenore di azoto, che facilita le foglie, e alto di potassio, che favorisce i fiori, diversamente avrete i fiori occultati dalle foglie.
Anche l’acqua è importante in questo caso, infatti, il glicine è una pianta che ha bisogno di tanta acqua soprattutto in primavera. Tanta importanza da dare è l’annaffiatura per evitare il fenomeno della secchezza del glicine. L’irrigazione del glicine discende inevitabilmente dalla stagione e dall’età della pianta. Durante la bella stagione e con piante più giovani l’irrigazione deve essere copiosa e con cadenza perlomeno settimanale.
Quando siamo nel periodo invernale, si penserà a diminuirla fino a non farla più quasi totalmente. Per quelle in vaso, invece, l’annaffiatura va sempre fatta, anche d’inverno, così da non rischiare di farla seccare, ma ovviamente c’è bisogno di meno acqua.