In questo contesto storico le bollette di luce e gas sono soggette ad fortissimi aumenti dei costi e stiamo capendo che il prezzo della materia prima è il fattore principale responsabile delle spese in più in bolletta, ma ci sono anche altre voci che contribuiscono.
Quanto incide la materia prima in bolletta?
La materia prima ha un costo che viene calcolato a seconda del consumo e una quota fissa. Come qualsiasi altro bene, anche essa ha un valore di mercato che segue gli andamenti della compravendita, quindi è soggetto ad innumerevoli oscillazioni nel tempo che dipendono da diversi fattori.
Prima di tutto, in questo senso regna la regola principale dell’economia dei beni: se la domanda aumenta di conseguenza aumentano i prezzi. A partire dall’autunno del 2021 il prezzo all’ingrosso del gas metano è in costante aumento oltre ad aver subito forti fluttuazioni a livello mondiale per le ragioni seguenti:
- La ripresa dell’economia dopo la pandemia che ha fatto aumentare i vari consumi del gas;
- Durante i mesi invernali il consumo del gas è ovviamente più alto per via del riscaldamento;
- A causa della guerra, gli Stati che dipendono da altri paesi (come ad esempio l’Italia) per il sostentamento energetico stanno vivendo un momento di fortissima incertezza.
Inoltre, i maggiori produttori di gas naturale hanno orientato le vendite verso i mercati più redditizi, come l’Asia e il Sud America. In Italia l’aumento del prezzo del gas ha fatto comunque aumentare anche il prezzo dell’energia elettrica proprio perché quest’ultima dipende dalla prima.
Spesa per il trasporto
La spesa per il trasporto copre anche le spese per la trasmissione dell’energia in tutta la rete nazionale, di distribuzione a livello locale e per la gestione del contatore. Tale spesa, infatti, viene devoluta al distributore e, a fissare questo valore di spesa per il trasporto e gestione del contatore è l’ARERA, che ha il compito di stabilire una tariffa unica per tutto il territorio italiano.