martedì, Novembre 12

Ecco quanto vale il francobollo più raro al mondo: “da non credere”

Cari amici appassionati di collezionismo, oggi vogliamo analizzare il francobollo più prezioso al mondo. Si tratta del centesimo magenta della British Guyana: unico esemplare rimasto dell’emissione del 1856. Pensate addirittura che in origine valeva un solo penny e che, per oltre un secolo, venne definito come ilSacro Graaldel collezionismo di francobolli.

L’aspetto esteriore di questo piccolo esemplare è davvero molto, esso è composto da un ottagono di color magenta, presenta una carta abbastanza sottile e un bollo circolare. Al centro vi è poi un calcato annullo a penna che quasi non lascia affatto intravedere la rappresentazione di un veliero sullo sfondo. La storia di questo francobollo è incredibile: esso fu ritrovato per la prima volta da un ragazzo di 12 anni tra le vecchie lettere dello zio.
Il ragazzo, ingenuamente, non vedendone nessuna traccia nella sua collezione di francobolli, lo vendette per soli 6 scellini ad un collezionista locale e pensate che, all’epoca, il francobollo possedeva già il timbro postale. Da lì in avanti, l’ascesa del valore di questo esemplare fu a dir poco stratosferica e nel 1878 un filatelico inglese, ne innalzò il prezzo di 150 sterline e, l’uomo che lo acquistò, decise poi di lasciarlo in eredità insieme alla sua collezione al Museo Postale di Berlino.
Alla sua morte, però, tutta l’intera collezione è stata sequestrata dalla Francia come riparazione dei danni dovuti alla guerra ed era l’anno 1917. Ad oggi il “British Guiana One-Cent Magenta” è andato all’asta per ben 4 volte il suo valore iniziale e l’ultima volta arrivò ad un totale di 9.480.000 di dollari stabilendo, così, un record mondiale e innalzandosi di 1 miliardo di volte rispetto al valore originale, assurdo.
Come i precedenti proprietari, l’ultimo acquirente siglò il retro del francobollo con le sue personali iniziali e il simbolo grafico di un tacco a spillo. Ad oggi, il suo valore è stimato tra i 10 e i 15 milioni di dollari cioè circa tra gli 8,3 e i 12,4 milioni di euro, cifre da capogiro.