Si dice che la Sicilia è il paese delle arance, caratterizzata dal suolo fiorito la cui aria, soprattutto primavera, è tutto un profumo speciale. E gli darete ragione passeggiando per la mitica sola che tutti hanno voluto conquistare per la sua immensa bellezza e ricchezza e uno dei tesori dell’isola da scoprire sono proprio le arance rosse. Esse si coltivano sulla Piana di Catania e anche in zone di Enna e Siracusa avendo ottenuto il marchio IGP dall’UE.
Il merito è tutto del clima secco caratterizzato da forti escursioni termiche e dal terreno impreziosito dalla presenza dell’Etna, un vulcano attivo che ha reso molto fertili queste aree: praticamente le condizioni ideali per coltivare il frutto dalla polpa rossa.
Si tratta di agrumi che sono nati dai contrasti: quello tra la neve dell’Etna e il caldo sole ed è proprio questo che crea la pigmentazione rossa tipica delle arance ricche di antocianina, un elemento che possiede potenti qualità antiossidanti per non parlare poi delle quantità vitamina C: una vera e propria bomba.
Le varietà da scoprire a riguardo sono davvero tante, a cominciare dall’arancia moro caratterizzata da una forma leggermente ovale ed è la prima a maturare che si trova dal mese di dicembre fino a febbraio. Ma ideale per le spremute è anche l’arancia sanguinello che ha la polpa rossa completamente priva di semi e che si trova fino a marzo.
La vera regina indiscussa è però l’arancia tarocco. Un’arancia caratterizzata da una forma sferica, facile da sbucciare e senza semi. La polpa a inizio stagione è ancora piuttosto chiara ma via via che la neve sparisce e il sole picchia di più, ecco che diventa sempre più rossa. Oggi le arance si assaporano soprattutto a tavola o magari ce ne serviamo anche per fini cosmetici ma nei tempi antichi si credeva che avessero addirittura delle proprietà magiche, capaci di combattere i morsi dei serpenti velenosi o perfette come elisir di lunga vita.