Il rosmarino è una delle piante più apprezzate in cucina come condimento, in modo specifico come “insaporitore” di carni ma non solo: i rametti di questa pianta hanno trovato una enorme applicazione e diffusione di questa pianta aromatica perenne che cresce in maniera molto importante anche in contesti abbastanza avversi. E’ una pianta annuale, quindi sostanzialmente sempre disponibile in buone quantità, in modo specifico già i romani ed i greci la apprezzavano per duttilità e potere nutritivo. Ma è possibile ottenere una nuova piantina senza partire “da zero” ma solo da un ramo?
Piantare il rosmarino da un ramo: ecco la guida
Assolutamente si, in quanto come molte altre tipologie vegetali anche il rosmarino può essere praticamente “replicato” il sistema della talea, che è di quanto più simile possibile al concetto di replicazione da un altra pianta.
La talea di rosmarino è una delle più comuni, impiegata come riproduzione anche nell’ambito agricolo ad alti livelli perchè riduce il rischio di ottenere piante molto diverse da quella “originale”.
Per fare una “nuova” talea da un rametto prelevato da un’altra pianta è prima di tutto importante selezionare un ramo sufficientemente giovane, lungo almeno 15 centimetri.
Dopo aver rimosso le foglie maggiormente vicino alla base (è una buona idea recidere il ramo in maniera netta, con un paio di cesoie o forbici pulite), i rametti scelti andranno interrati in una base di terriccio sufficientemente fine e magari miscelata con della sabbia fine per garantirne il drenaggio.
E’ opportuno scegliere di interrare al massimo 2-3 piantine per ogni vaso, avendo cura di tenerle distanti almeno di una decina di centimetri.
Evitando di esporle sotto la luce troppo diretta, sarà necessario tenere il terriccio sempre leggermente umido per le prime settimane, almeno fino a quando le piantine non avranno attecchito.
Dopo che le radici saranno sufficientemente sviluppate, dovremmo ridurre le innaffiature, e dop 8-10 mesi potremmo rinvasare le nuove piantine.