Ottima la prestazione delle neroverdi, peccato per la doppia espulsione di Mister Di Camillo e Di Camillo Giulia.
Tre gol nel primo tempo e partita archiviata anzitempo: la Chieti Calcio Femminile batte il Real Marsico all’Angelini 3-0 confermando il buon momento della squadra dopo la vittoria in trasferta a Napoli.
Prestazione di gran carattere delle neroverdi che hanno imposto il loro gioco sin dalle prime battute di gara senza lasciare spazio alle avversarie.
Al 7′ prima occasione da rete per le ragazze di casa: angolo di Mariani, perfetta incornata di Di Camillo Giulia, illusione del gol con la palla salvata sulla linea fra le proteste delle teatine che sostenevano fosse entrata.
Al 24′ Chieti in vantaggio: triangolo fra Mariani e Di Marco, perfetto il cross al centro di quest’ultima, Stivaletta colpisce in pieno la traversa, tap-in vincente di Di Camillo Giulia, 1-0 per le neroverdi fra l’esultanza generale.
Cinque minuti più tardi è ancora Di Camillo Giulia a rendersi pericolosa tirando al volo sul suggerimento di Carrozzi, palla alta di poco.
Alla mezzora erroraccio della difesa del Real Marsico, ma la stessa Carrozzi non approfitta della ghiotta occasione sparando alle stelle da ottima posizione.
Il monologo teatino continua con Stivaletta, fra le migliori in campo, che in azione solitaria al 37′ tira però debolmente fra le braccia di La Vopa.
Al 40′ un’improvvisa accelerazione del Chieti mette in condizione D’Alberto di trafiggere La Vopa con un pregevole pallonetto: è il 2-0 che taglia le gambe al Real Marsico.
Le neroverdi sono a quel punto brave a capire il momento poco positive delle avversarie e due minuti dopo arriva il tris: uscita a vuoto di La Vopa, Mariani appoggia per Stivaletta che deposita comodamente in rete.
È il gol che chiude anticipatamente i giochi.
Sul finire della prima frazione di gioco Mister Di Camillo sostituisce Di Marco, andata in campo in non buone condizione fisiche, con Busacchio.
Il secondo tempo si apre sempre nel segno del Chieti: al primo minuto Di Camillo Giulia serve in profondità Stivaletta ma La Vopa le chiude bene lo specchio della porta.
Poco dopo l’azione più bella del match: Busacchio per Stivaletta che di testa appoggia per Carrozzi, spettacolare stop e tiro a giro deviato in angolo da La Vopa.
Da quel momento la partita vivrà una fase di stanca e sarà movimentata solo da alcune poco chiare decisioni dell’arbitro.
All’8′ prima ammonisce Colasuonno per aver detto qualcosa verso la panchina teatina, ma poi incredibilmente manda negli spogliatoi Mister Di Camillo senza che nessuno ne capisca i reali motivi.
Al 17′ giallo anche per Di Camillo Giulia a causa di un dubbio fallo su un’avversaria, la giocatrice si gira verso il pubblico che la chiama a gran voce e applaude, ma per lei arriva così il cartellino rosso.
Al 25′ Stivaletta, dopo un’ottima prestazione, si prende la sua giusta dose di applausi lasciando il campo a Di Camillo Giada.
La partita si conclude sul 3-0: tre punti preziosissimi per continuare a correre, ma rimane anche il rammarico dell’espulsione doppia subita che lascerà la squadra senza Di Camillo Giulia e il Mister Di Camillo Lello in occasione dell’impegnativa trasferta di Palermo prevista domenica prossima.
Interviste Post Partita:
Walter Costa, vice presidente Chieti Calcio Maschile: “È bello vedere una squadra di Chieti che milita in un campionato importante giocare all’Angelini. La partita mi è piaciuta tantissimo anche se non seguo attivamente il calcio femminile: questo è un campionato livellato con giocatrici esperte. La Chieti Calcio Femminile ha dimostrato di avere delle ottime qualità tecniche con delle individualità importanti ed è ben messa in campo. Cercherò di seguire di più queste ragazze che ci regalano un gioco spettacolare che diverte: disputeranno per me un torneo di alta classifica”.
Giulia Di Camillo, Chieti Calcio Femminile: “La prima partita in casa non era andata bene visto che avevamo incassato cinque reti, dunque non è stato facile rialzarsi. Abbiamo disputato una buona gara, a mio parere anche cinica ed attenta soprattutto nel primo tempo. Nella seconda frazione sapevamo che loro avrebbero attaccato provando a recuperare, ma noi abbiamo cercato di gestirla. Mi dispiace aver fatto concludere i novanta minuti in dieci alle mie compagne per l’espulsione: è stato però importante portare a casa i tre punti e che le persone si siano divertite vedendoci giocare.
Io ho commesso un fallo che non era a mio parere da ammonizione, poteva essere sanzionato come no: l’arbitro stava aspettando forse un mio errore. Io ero girata, il pubblico mi ha incitata, ho applaudito pagando forse il nervosismo, è un gesto che sicuramente non si fa, ma l’espulsione è stata a mio giudizio eccessiva. La Colasuonno è andata verso la panchina offendendo mio padre io mi sono avvicinata e probabilmente non avrei dovuto intromettermi. È stata una partita tranquilla, rovinata in questa maniera. Sono molto convinta delle potenzialità della mia squadra: è giovane ma allo stesso tempo ha anche esperienza nella categoria visto che è il terzo anno che disputa il campionato, poi ci sono delle individualità importanti che hanno fatto anche la Serie A.
Sta venendo fuori la giusta grinta in campo, ci stiamo impegnando tanto e speriamo di crescere: meritiamo soddisfazioni come le merita allo stesso tempo questa città che ci è sempre vicina, il pubblico sta aumentando ed è bello. Deve essere il dodicesimo in campo”.
Lello Di Camillo, allenatore Chieti Calcio Femminile: “Abbiamo disputato un ottimo primo tempo, costruendo tanto e chiudendo subito il match. Avevamo un paio di giocatrici che venivano da qualche acciacco fisico ed eravamo timorose. Sapevamo che il Real Marsico si difende bene, ma poi fatto il primo gol abbiamo vinto la partita alla grande. Peccato che nel secondo la partita si sia addormentata, anche se questo ci ha fatto anche comodo.
Sono molto deluso dall’atteggiamento della terna arbitrale: quando andiamo in trasferta in ambienti caldi non possiamo neanche fiatare. Siamo stati danneggiati dalla mia espulsione a cui è seguita anche quella della nostra giocatrice. Ora dobbiamo andare in Sicilia, si spende anche a livello economico.
Una calciatrice come la numero dieci loro secondo me non ha nulla a che vedere con la società Real Marsico che è sempre stata amica e molto corretta con noi. È un problema di educazione: lei ha riempito di gomitate la nostra numero sei, una ragazzina, nella prima frazione, poi si è rivolta verso la mia panchina ad inizio secondo tempo chiedendo ulteriori raccattapalle. Ce ne erano otto o nove a bordo campo, poi sul 3-0 non capisco a cosa servisse. Mi assumo una piccola responsabilità perché le ho risposto che erano già in numero sufficiente, ho sbagliato forse a dirle che se ne avesse voluti altri se li sarebbe dovuti portare da casa. Lei mi ha risposto però in malo modo con parolacce e questo è successo a due metri dall’assistente e a cinque dall’arbitro. Ho ripetuto le sue parole ai miei collaboratori e l’arbitro mi ha cacciato, innervosendo la gara con conseguente espulsione della nostra giocatrice. Ci hanno presi di mira, hanno richiamato spesso anche il mio secondo che non poteva assolutamente parlare. Dobbiamo purtroppo accettare tutto, dispiace perché abbiamo già gli infortuni da combattere, altro non ci voleva. Sarò stato anche io poco bravo a non gestire la situazione, ma la pazienza ha un limite”.