Nella Costruzioni Papa Altino che sta dominando il girone H della serie B2 femminile in questa prima parte di stagione e che si prepara all’ultima partita del 2015 domenica in casa contro la Givova Scafati Volley, uno degli elementi di spicco è senza dubbio il libero Moana Ballarini, grande protagonista in questo avvio di stagione rossoblu. La Ballarini, pescarese classe 1987, è indubbiamente un lusso per la categoria, non solo per le sue capacità tecniche, fisiche e mentali, ma anche perché ha raggounto ottimi risultati con le nazionali giovanili italiane. Nel 2003 ha ottenuto un argento ai campionati mondiali pre-juniores venendo eletta miglior libero e nel 2004 ha vinto l’oro nei campionati europei juniores risultando anche in quella occasione il miglior libero della manifestazione. Nella sua carriera Ballarini ha poi giocato per cinque stagione sui campi di A1 e di A2, passando da Novara a Forlì, passando da Pontecagnano fino a Soverato, dove nella stagione 2010/11 ha disputato l’ultimo campionato di A2 prima di tornare in Abruzzo prima a Casoli poi a Pescara, dove nella stagione 2013/14 ha centrato la promozione in B1 con la Dannunziana. Quest’anno la nuova avventura con la Costruzioni Papa Altino, seguendo mister Di Rocco in compagnia delle compagne di squadra, ma prima di tutto amiche fuori, Chiara Spagnoli e Stefania Calista, arrivati in terra altinese dalla Dannunziana. In esclusiva per Sport Chieti Moana Ballarini racconta di sè e dell’inizio di stagione super della Costruzioni Papa Altino: “Penso che l’Altino non abbia nessun segreto. Semplicemente il fatto di avere un buon organico e di avere chi riesce a farlo funzionare a dovere. Il campionato è ancora molto lungo e penso che sia proprio la nostra costanza in palestra a fare la differenza”. Quanto è importante avere un allenatore come Simone Di Rocco in questo? “Avere alla guida un allenatore come Simone diventa fondamentale per una squadra che vuole raggiungere un obiettivo così grande perché lui non dimentica mai di ricordarlo alla squadra ogni giorno, non solo la domenica. Quegli atteggiamenti scomposti che vediamo sono passione allo stato puro e quella non puoi reprimerla ma solo sprigionarla e trasmetterla. E lui riesce a farlo con noi. A me giocatrice da una carica pazzesca sia quando si arrabbia sia quando esulta. Lui a differenza di molti allenatori davanti al sorgere di eventuali problemi è sempre pronto a trovare una soluzione più che una scusa. Perchè hai scelto Altino quando in estate si vociferava che volessi smettere? “La presenza di Simone è tra i primi motivi per cui sono qui, oltre alle mie due compagne di viaggio Chiara e Stefania con cui ho condiviso già molto e che stimo infinitamente. Ad Altino poi ho trovato una gran bella società, un pubblico fantastico e una buona percentuale dei risultati ottenuti finora sicuramente va data a loro. Anche per le altre ragazze non ho nulla da dire se non cose positive, delle compagne pronte a dare tutto per la causa”. Moana Ballarini potrebbe ambire a palcoscenici più importanti che hai dimostrato di valere in passato, giocare in B2 in Abruzzo è solo una scelta di vita? “Forse se ora sono in B2 è perché la passione per me non ha prezzo. Giocare a pallavolo e farlo come lavoro molte volte ti porta a dover elemosinare soldi per vivere, vista la realtà economica sportiva che c’è oggi, e questo non fa per me. Preferisco lavorare con passione e non fare di una passione un lavoro”.