Ambalt Recanati vs Proger Chieti
Dopo una sconfitta capace di togliere il sonno a ben più di uno spettatore, le Furie hanno il dovere di provare a
strappare due punti all’US Basket Recanati, fanalino di coda del girone ma formazione ben attrezzata, che vanta
tra le sue le più di un nome illustre. Il team leopardiano ha 12 punti in classifica, sei in meno dei teatini e realizzano di media 74 punti ad incontro. I marchigiani, dopo aver
rivoluzionato la squadra lasciando partire Reynolds, uno dei giocatori migliori di tutta la A2, in direzione di Reggio Emilia e aver aggiunto nel proprio roster lo strepitoso Erik Rush e un Francesco Infante che con la canotta USB viaggia ad altissimi livelli (9,57 punti a gara, più del
doppio dei 4,06 di Forlì), avevano mostrato una netta inversione di tendenza dei risultati, vincendo tre gare in
altrettanti incontri, salvo poi perdere i successivi quattro match. Il miglior realizzatore gialloblù, dopo la partenza
del già citato Reynolds, è il cecchino Travis Bader (15,8 punti ad incontro). Lo starting ve recanatese prevede l’ex Fortitudo Bologna Sorrentino (7,8 ppg in questo
campionato) in cabina di regia, il già citato Travis Bader, visto anche in eurolega con la canotta dei francesi dell’ASVEL Villeurbanne, l’ala di passaporto svedese
Erik Rush, in Italia già con le calotte di Varese, Reggio Calabria e Ferrara e in questa stagione miglior assistman
leopardiano con 4,9 passaggi ad incontro, il bresciano ex Scafati dal mortifero tiro da tre Federico Loschi e sotto le plance il neoacquisto Francesco Infante. Gli uomini
a disposizione di coach Sacco sono il giovane play ex Agropoli Riccardo Bolpin, in veste di 1/2. Le ali (capaci
di coprire più ruoli) Giacomo “Jack” Maspero, prodotto delle giovanili di Cantù e capitan Pierini, vero e proprio
uomo spogliatoio tornato in campo dopo un intervento di pulizia del tendine che lo ha tenuto fuori dal campo per circa quattro mesi. Nel pitturato andranno invece ad agire Stefano Spizzichini che, come Bolpin, ha passato la scorsa stagione nel Cilento e Leonardo Marini, ex Mens Sana Siena. Il team recanatese vede nella pericolosità dei propri esterni il proprio fattore principale. Se infatti Bader è dotato di un gran tiro dalla lunga distanza, Rush fa della corsa e della sicità le sue armi principali e Sorrentino, metronomo del gioco gialloblù, riesce a trasformare il suo furore agonistico in energia.
Partita senza appello quindi per la Proger con la voglia di scrollarsi di dosso lo spauracchio play out dopo la preziosa vittoria di ieri della Delonghi Treviso ai danni di Imola.
CRONACA
Allegretti Mortellaro Fallucca Piccoli e Golden per la palla a due in uno spettrale PalaRossini.
Brutto inizio di entrambe le squadre caratterizzato da azioni individuali in tutto il quarto e che vede a fine quarto il vantaggio di Recanati +3 (29-26).
Secondo quarto nello stesso canovaccio del primo con azioni individuali ma dove la Proger con una maggiore attenzione difensiva (utilizzo della zona) arriva al massimo vantaggio (+6) e chiude il quarto in vantaggio di 5; 44-49.
Terzo quarto che si apre con la possibilità per la Proger di andare via (+9) ma la resistenza dei padroni di casa tiene la partita nei ranghi dell’equilibrio che infatti impattano sul 59 e che chiudono il quarto in vantaggio di 1 (65-64) con un grande parziale attaccandosi alle loro stelle Rush e Bader.
Quarto quarto che si apre con la totale assenza dal campo della Proger che prende un parziale di 9-0 e che vede Recanati scappare via anche a più 11 da lì la Proger prova a risollevarsi e arriva addirittura a poterla pareggiare ma un ottimo canestro di Rush spengono le ambizioni di vittoria di Chieti.
La Proger sarà in campo domenica prossima contro la Tezenis Verona
Ambalt Recanati vs Proger Chieti 94-90
(29-26,15-23;21-15,29-26)
Ambalt Recanati: Rush 31, Bader 27, Marini 4, Pierini, Armento, Bolpin, Andrenacci, Sorrentino 8, Infante 12, Maspero, Breccia, Spizzichini 8All Sacco
Proger Chieti: Golden 30, Mortellaro 14, Allegretti 6, Fallucca 7, Turel, Venucci 2, Zucca 3, Sergio, Davis 18 All Bartocci
Federico Candeloro